Agape rituale

SULL'AGAPE RITUALE

Tavola del giorno I del mese II dell’anno di V.·. L.·. 6005

“Agapesis Kurion ton Theon… Agapesis ton plesion sou” : così suona in greco il centro tematico della celebre pagina evangelica “amerai il Signore tuo Dio…”

La parola dominante è nel termine greco AGAPE, “amore”, che usiamo anche in italiano, sia pure col senso di “banchetto fraterno”, poiché i cristiani delle origini celebravano l’eucarestia, segno di amore, proprio durante un pasto comune ( Cor. II ).

In greco il termine più comune per indicare l’amore era eros; il cristianesimo preferisce questo vocabolo più raro e lo fa diventare l’emblema della sua morale.
Mentre eros indica il desiderio dell’altro, agape simboleggia il sacrificio , il donarsi per l’altro; eros è conquista, agape è grazia; eros è nobile autoaffermazione, mentre agape è amore disinteressato e dono di sé; eros è determinato dalla bellezza e dal fascino dell’altro, mentre agape ama e accetta l’altro trasfigurandolo.

Al desiderio di possesso che si nasconde nell’eros, l’agape sostituisce la donazione gioiosa fino a donare la propria vita per l’altro.
Con questo spirito e consapevolezza l’agape rituale rappresenta un momento simbolico fondamentale di condivisione fraterna.
Riunirsi per un pasto comunitario assume il valore di una condivisione spirituale molto più profonda, che ci accomuna non solo ai nostri fratelli presenti, ma anche a tutti coloro che vissero totalmente il sentimento dell’agape, donando se stessi in difesa del loro credo e della loro libertà.

Un triplice fraterno abbraccio.

 

 
R.:L.: Resurrezione 144 all’Oriente di Civitanova. È lo spirito che la anima.
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