Il cammino dell’iniziato

IL CAMMINO DELL’INIZIATO DAL GABINETTO DI RIFLESSIONE ALLA MAESTRIA, OVVERO : LA TRASMUTAZIONE DELLO SPIRITO

Nel Gabinetto di Riflessione l’iniziando “aspirante” Massone, ancora profano, compie due tipi di “riflessione” : quella mentale che gli consente di stilare il proprio “testamento spirituale” e quella del senso etimologico della parola, ossia un ripiegamento su se stesso come in un ancestrale rito di inumazione, perché qui avviene la Morte del profano e il suo contatto con la Terra della sepoltura, ma è pure qui che comincia la sua “Rinascita”.

Il Gabinetto di Riflessione corrisponde all’ “Atanòr dell’ Alchimista, è il sepolcro tenebroso in cui muore l’esistenza passata dell’iniziando e dove egli rinasce rinnovato; qui si realizza qualcosa di simile alla Creazione, alla Genesi, indicate, queste, nella parola V.I.T.R.I.O.L., l’anagramma della formula ermetico-alchemica “visita interiora terrae, rectificando invenies occultum lapidem”, cioè “visita le viscere della Terra, correggendo troverai la pietra nascosta”, che rappresenta il primo invito alla ricerca, nel silenzio e nella meditazione, dell’Io profondo celato nel Subconscio.
Per ottenere ciò, l’ancora profano deve affrontare l’Iniziazione e deve essere iniziato, cioè deve “entrare”, dal latino IN IRE = ANDARE DENTRO.

Durante il rito di Iniziazione, l’iniziando viene spogliato dei suoi metalli che rappresentano il mondo profano, le passioni e i vizi che lo animano, viene presentato all’Assemblea con parte del petto denudata, segno di franchezza e di sincerità; con una gamba scoperta, segno di umiltà e con al collo un cappio che rappresenta quello che lo può ancora trattenere nel mondo da cui proviene.
L’Iniziazione è un processo destinato a realizzare simbolicamente, ma anche psicologicamente, nell’individuo, il “passaggio” da uno stato inferiore dell’essere ad uno stato superiore : questa è la trasformazione del profano in Iniziato.
Attraverso prove simboliche il profano acquisisce la sensazione di morire e poi rinascere a nuova vita, di elevarsi in un mondo superiore, spiritualmente più evoluto.
E’ necessario e fondamentale, pertanto, capire bene il vero significato dell’Iniziazione.
Dai Misteri Orfici a quelli Dionisiaci, dall’uccisione del primo bisonte nelle società tribali del Nord America all’assunzione della toga virile nella Roma repubblicana, o all’ammissione nelle Confraternite di artigiani nel Medio Evo, ogni Civiltà, ad ogni livello e in ogni tempo, ha delegato a questi momenti, nello stesso tempo individuali e collettivi, la scansione della vita dei propri membri.

In questo senso, l’Iniziazione assume la forma di una trasmissione e di una accettazione di valori spirituali e culturali che si esprime attraverso un’esperienza simbolica di Morte e Rinascita.
Il Rituale di Iniziazione infatti, in ogni Società dove venga effettuata, insiste invariabilmente in questo concetto di Morte e Rinascita, che permette all’Iniziato il passaggio da una fase all’altra della vita, da un livello di conoscenza comune ad uno superiore.
Per questo motivo, i Rituali Iniziatici vengono anche detti “Rituali di passaggio”; ecco perché l’Iniziazione si pone ad archetipo di ogni rito di transizione ed affonda le sue origini negli albori dell’Umanità, esprimendosi con piena rilevanza già nelle Religioni Misteriosofiche fiorite nelle civiltà del bacino del Mediterraneo e dell’Asia fin dal III° millennio a.C. e la si ritrova, sostanzialmente inalterata nelle forme, nel contenuto e nel significato, durante tutto il corso della storia.

L’Iniziazione consta di prove fisiche e morali, tendenti a dare all’Iniziando la sensazione di morire, nel senso dell’abbandono della vita passata e, successivamente, di rinascere a nuova vita.
L’Iniziando deve rinunciare ad ogni suo desiderio ed ambizione e sottomettersi alla prova; deve essere disposto ad affrontarla senza alcuna speranza di successo, in altre parole, deve essere pronto a morire.

E benché, nei tempi moderni, quanto gli viene richiesto per superarla possa essere non gravoso o doloroso, lo scopo rimane sempre lo stesso : creare simbolicamente lo stato d’animo della morte, dal quale deve scaturire lo stato d’animo opposto, cioè quello della rinascita.
Deve quindi considerarsi come morto al mondo che ha precedentemente conosciuto; dall’annullamento di sé, l’adepto sperimenta una palingenesi che lo eleva da uno stato inferiore ad uno superiore, dall’ignoranza alla conoscenza, dalle tenebre alla Luce.
Per avvicinare una realtà spirituale diversa occorre un “salto di qualità del sé”che si spinge ben oltre la pura consapevolezza e che si può ottenere solo attraverso un processo strettamente individuale di purificazione e rigenerazione.
Come ogni altra Iniziazione, anche quella massonica si propone come una procedura di abbandono volontario del mondo finora conosciuto, per giungere ad un diverso e più elevato stato di realtà, attraverso e per mezzo di un processo di Morte e Rinascita.
Poiché è legata ad una simbologia Tenebre-Luce, questa Iniziazione viene collegata ad una Tradizione di tipo Solare.
Ciò comporta, da parte dell’Iniziando, il superamento di alcune prove che dimostrino all’Assemblea che lo dovrà accogliere, la sua idoneità all’Appartenenza.
Poiché il Rito di Iniziazione massonica ha valenza puramente simbolica, tali prove esprimono metaforicamente il lungo cammino attraverso il quale l’Iniziando tempra la propria forza, la propria volontà e la propria determinazione a gettarsi alle spalle i vizi e i pregiudizi del mondo materiale, per poter affrontare l’estremo passaggio della morte e della rinascita per giungere alla Luce che, solo dopo aver superato tali prove, potrà finalmente vedere.

Così, attraverso quattro viaggi simbolici, che lo metteranno in contatto con i quattro Elementi della Natura, verrà purificato e consacrato dalla Terra, dall’Aria, dall’Acqua e dal Fuoco; verrà interrogato sulle sue intenzioni e convinzioni e, dopo efficace e positivo superamento delle prove, verrà accolto con collettiva accettazione e iniziato a tutti gli effetti.
Sarà, allora, un Eletto che, a prezzo di un lungo lavoro sulla propria persona, potrà avere accesso alla Conoscenza, meta finale della ricerca della Luce : sarà, allora, un Iniziato !!
L’Iniziato è colui che è posto sul “cammino” dipende, poi, solo da lui inoltrarsi, correttamente, sulla nuova strada, seguendo coerentemente le regole etiche che gli sono state suggerite.
L’Iniziato si distingue dal “mistico” che è un “irregolare”, un “isolato”, perché l’Iniziazione può essere tale soltanto per mezzo di un Ordine Iniziatico, cioè una Comunità Preposta e ciò rappresenta il connotato “sociale” dell’Iniziazione.

L’opera principale che deve eseguire l’Iniziato è personale, cioè non può che essere svolta dal singolo su se stesso, in questo senso il “segreto iniziatico” è “incomunicabile”, perché ognuno personalizza a modo suo il Simbolismo del Rito di Iniziazione che consente l’appartenenza a pieno titolo alla Libera Muratoria.
La Massoneria è una Società Iniziatica Tradizionale, ovvero una scuola di formazione interiore che si prefigge la ricerca della “verità”, pertanto non dovrebbe che essere adogmatica.
Essa propugna l’evoluzione dell’Umanità attraverso il potenziamento delle capacità spirituali degli individui, pertanto nella Massoneria vi si accede solo per profonde e convinte motivazioni interiori.
Il dovere naturale e spontaneo di ogni Massone è quello di servire gli altri membri dell’Istituzione, tale dovere, che mai deve realizzarsi attraverso la prevaricazione dei diritti altrui, non è, comunque, lo scopo primario della Libera Muratoria.
Conseguentemente, chi entra in questa particolare associazione per servirsi, a scopo profano, della solidarietà che da essa promana, si ritrova completamente estraneo allo spirito della stessa Libera Muratoria.
I Liberi Muratori propugnano la “fratellanza universale” tra tutti gli esseri umani, tra di loro si chiamano “fratelli”, operano all’interno di regole codificate dagli “Antichi Doveri” per il bene dell’Umanità e alla gloria del G.A.D.U.
La Massoneria ha, quindi, interessi prevalentemente spirituali, visto che i suoi principi, definiti “Doveri”, si ripropongono di formare l’Uomo degno della sua condizione evolutiva superiore, attraverso l’abbandono definitivo delle residue componenti caratteriali “animali” che sono in lui e con l’esaltazione della sua natura interiore o spirituale.

Infatti, la Massoneria propone la costruzione del tempio Ideale dell’Umanità, attraverso la trasformazione ed il perfezionamento dell’Essere Umano che, una volta iniziato, viene guidato ad edificare il proprio Tempio Interiore.
Per riassumere : il profano rappresenta la “pietra grezza”, quando viene iniziato riceve la “Luce” e diventa Apprendista Libero Muratore ed apprende le principali modalità per sgrossare la pietra.
In seguito, quando giudicato idoneo, attraverso un aumento di salario, diventa Compagno d’Arte; allora la pietra grezza diventa “pietra cubica”, prossima alla squadratura perfetta, la sola condizione possibile, questa, per consentire il suo inserimento nel “Tempio Ideale”, insieme con le altre pietre cubiche, mediante la loro consolidazione per mezzo della “malta” rappresentata dall’Istituzione Libero Muratoria.

La trasmutazione, cioè il cambiamento di stato dello Spirito, ovvero il processo di perfezionamento del massone, si completa allorché l’Iniziato, consapevole e partecipe di questo percorso, accettati gli impegni e i “doveri”, in prossimità, quindi, di giungere alla Luce, diventa Maestro Libero Muratore.
Nonostante questo lungo “cammino”, il “perfezionamento” rimane teorico, perché molti sono i Massoni che, pur avendo ottenuto i vari aumenti di salario e di Luce, non raggiungeranno mai lo stato di pietra cubica.
Questo perché in costoro è mancata la determinazione di rimanere coerenti ai principi e alle regole appresi attraverso la frequenza assidua dei Lavori di Loggia; costoro appartengono alla schiera di coloro che non hanno capito quale splendida occasione è stata loro offerta per diventare veramente Uomini Liberi ed evoluti.
Comunque, al di là di tutto ciò detto e dei significati simbolici legati al Mito e alla Tradizione, l’Iniziazione Massonica rappresenta un momento di calorosa accoglienza in una comunità di Uomini Liberi e di buoni costumi che, insieme, intendono approfondire la Ricerca della Verità e della Giustizia, nel rispetto di irrinunciabili principi etici e morali, tramandati dalla Tradizione Primordiale.

R.’. L .’. Resurrezione 144 all’Oriente di Civitanova. È lo spirito che la anima.
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R.·.L.·. RESURREZIONE 144