Visita in Germania presso la loggia Friede und Freiheit Nr. 750 i.:O.: Karlsruhe

TAVOLA SCOLPITA DAL F:.O:. , LETTA IN OCCASIONE DELLA VISITA PRESSO LA LOGGIA FRIEDE UND FREIHEIT NR. 750 I.:O.: KARLSRUHE GERMANIA

Maestro Venerabile , Fratelli , Sorelle , mi associo alle parole del M:.V:.della Loggia Resurrezione 144 ed auspico che questo incontro dia inizio ad un percorso che la nostra Officina intende proseguire con Voi nel segno della Fratellanza Massonica .

I principi e i valori cui ci ispiriamo ,quelli della Libertà, della Fraternità e dell’Uguaglianza, trovano la loro espressione compiuta e la sintesi ideale nella Tolleranza .Questa virtù è il cardine delle esperienze che i Massoni maturano in Loggia e rappresenta uno dei presupposti per l’ accesso alla via iniziatica . Si può dire che la Tolleranza sia il perno intorno a cui ruotano i nostri pensieri e le nostre azioni , con importanti ricadute “operative “ nella vita profana.
La Fratellanza Massonica supera le barriere che dividono uomini di nazionalità e di cultura differenti e trasferisce su un piano elevato , nobile, il piano iniziatico, la comunicazione , il dialogo, l’ ascolto dell’ Altro.

Nell’ambito della Libera Muratoria impariamo prima di tutto che il pigro e scontato “Sii te stesso” si sviluppa e si esprime ,dopo il conseguimento del grado di Maestro in una forma diversa , più completa e coerente con la nostra formazione: “Conosci te stesso” , quindi , “ Costruisci te stesso” Il romanziere inglese , il Libero Muratore R. Kipling, scrisse :

”..se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone; se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo….Tua è la terra e quel che più conta, tu sei un Uomo “.

L’ imperatore romano che gli storici amano definire “filosofo” ,Marco Aurelio Antonino si occupò, intorno al 180 d.C., di argomenti a noi familiari.
Nella raccolta di riflessioni “Cose per te stesso” ,che chiamiamo “Ricordi”, scrisse : ”alcuni vanno alla ricerca di luoghi in cui ritirarsi, chi nei campi, chi lungo la riva del mare, chi sui monti. E’ cosa stolta, poiché se lo vuoi, puoi ritirarti in te stesso. Poiché l’uomo, in qualunque luogo si rifugi, non ne troverà mai uno più quieto e più libero di quello che può offrirgli la sua anima: specialmente se porta in sé tali principi che, col solo affacciarsi a contemplarli, acquista subito un’intima tranquillità, un ordine perfetto”.

Anche diciotto secoli fa costruire sé stessi era ,per le persone più avvedute e consapevoli di se un lavoro serio , impegnativo , tale da modificare profondamente il profilo dell’ esistenza. Gli uomini di elevata statura culturale e morale come Marco Aurelio Antonino riconoscevano all’edificazione del tempio interiore la dignità più alta che si possa attribuire ad un gesto o a un’azione compiuta dall’uomo.

Concludo ricordando, cari Fratelli e Sorelle ,che nel Tempio tutto tende al perfezionamento interiore . Il Libero Muratore lavorerà su se stesso in solitudine, studiando e approfondendo i passaggi della via iniziatica che lo porteranno a livelli crescenti di consapevolezza di sé . Ma il percorso troverà il suo naturale compimento nel confronto sereno e positivo con i Fratelli che avrà luogo nel Tempio.
E’ così che il Massone realizzerà nel Mondo Libero Muratorio il detto di uno dei pilastri della cultura occidentale, Tommaso Da Aquino :

“ Circulus et calamus fecerunt me doctorem” .

Noi diremmo :

“ lo studio ,la disciplina e l’impegno sulla via della conoscenza esercitati in solitudine ,ma anche e soprattutto il dialogo con i Fratelli e l’ascolto delle loro parole, mi hanno reso Maestro Libero Muratore” .

Auspico un lungo e gratificante percorso comune della Vostra Loggia e della Nostra Officina. Il clima di accoglienza fraterna , di affinità e di intesa , di comunione di spirito e di intenti che percepiamo con gioia e sincera commozione testimonia stasera nel vostro Tempio, che sentiamo anche nostro, il valore di una scelta di vita che ci trasforma, di giorno in giorno, in persone più ricche e consapevoli di se stesse. Questa scelta ci accomuna , supera le barriere linguistiche: il nostro linguaggio ,in fondo , è quello che il Fratello Mozart scrisse sul pentagramma per noi e per l’ umanità intera in una prospettiva che trascende i limiti dell’ esistenza individuale e dilata il tempo sino ai confini dell’ eternità.

Con Il T:.F:.A:.
Ho detto.
Il F:. O:. della

R.:L.: Resurrezione 144 all’Oriente di Civitanova. e lo spirito che la anima.

R.:L.: Resurrezione 144 all’Oriente di Civitanova. È lo spirito che la anima.
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